Destra e sinistra, narrative, political compass, piani. Si dibatte su quale modello possa descrivere in maniera più precisa lo spettro politico. Una delle descrizioni più accurate può essere rappresentata da sfere contenenti un ragno.
Per chi non è familiare con il concetto, il political compass è uno strumento che divide le posizioni politiche in quattro quadranti basati su due assi: economico (destra e sinistra) e sociale (autoritarismo e libertarismo).
Immaginiamo che una sfera rappresenti la posizione di una persona su un tema specifico. La superficie della sfera è divisa nei quattro quadranti del political compass. All’interno, un ragno tesse una ragnatela che parte da un quadrante e può finire nello stesso quadrante o spostarsi in altri. Queste ragnatele rappresentano le narrative, che usano come pilastri le varie posizioni del political compass per costruire la posizione politica complessiva, che non è un punto nella sfera ma la sfera e le ragnatele stesse.
Le narrative possono essere più o meno articolate, con più o meno appoggi. Possono essere strette o ampie, includendo piccole porzioni di quadrante o tutti e quattro, a seconda della complessità del tema. La narrativa-ragnatela cattura poi i valori-insetti, come onestà, giustizia, uguaglianza, che volano nei vari quadranti della sfera.
Per esempio, una narrativa sulla giustizia potrebbe partire dal quadrante della sinistra libertaria e includere valori come uguaglianza e libertà individuale, estendendosi fino ad altri quadranti che fanno da supporto.
A loro volta, le sfere dei singoli temi sono unite e fluttuano in una grande sfera dove c’è un altro ragno che, con le narrative-ragnatele, le collega. Questo rappresenta come i temi politici siano interconnessi e come le posizioni su un tema possano influenzare le posizioni su altri temi.
Questa, per me, è la rappresentazione con il miglior rapporto tra sinteticità e complessità dello spettro politico.
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